Ue, divieto di riposo settimanale in cabina: i chiarimenti della DG Move

Arrivano dalla DG Move, la direzione generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea, nuove precisazioni sul divieto per gli autisti di effettuare il riposo settimanale in cabina, una delle misure contenute nel regolamento Ue 2020/10547 del cosiddetto Primo Pacchetto Mobilità.

Nella nuova nota, la DG Move chiarisce che la precedente disposizione contenuta nel Regolamento 165/2014 secondo cui “Gli Stati membri non impongono ai conducenti l’obbligo di presentazione di moduli che attestino le loro attività mentre sono lontani dal veicolo”, non esclude non preclude la possibilità per le autorità nazionali di effettuare controlli sui precedenti riposi settimanali che potrebbero essere stati effettuati in un altro Stato membro.

Le autorità nazionali, quindi, possono effettuare questi controlli in qualsiasi momento ma, visto che i conducenti non sono obbligati ad attestare le loro attività quando sono lontani dal veicolo, compreso lo svolgimento del riposo settimanale regolare fuori dal veicolo, non possono richiedere ai conducenti documenti comprovanti che il loro regolare riposo settimanale, precedente il controllo su strada, non è stato trascorso nel veicolo.
Nei casi in cui, invece, le normative dello Stato membro dove si esegue il controllo diano valore all’ammissione orale del conducente di aver effettuato nel periodo oggetto del controllo uno dei precedenti riposi settimanali regolari nella cabina del camion, nulla vieta alle autorità nazionali di quello Stato di applicare una sanzione.
Nel caso di sospetta violazione del divieto di riposo settimanale in cabina che però non possa essere stabilita a causa della mancanza di dati al momento del controllo su strada, le autorità possono utilizzare la possibilità di assistenza reciproca.

Fonte: Rivistatir