Il governo britannico ha autorizzato la costruzione urgente di 29 parcheggi speciali destinati ai camion temendo le possibili conseguenze in termini di ingorghi e disorganizzazione che potrebbero essere determinate dalla Brexit. Il governo conservatore di Boris Johnson ha ottenuto dal Parlamento il via libera a costruire questi parcheggi nel sud dell’Inghilterra, dove si trovano i porti e l’accesso al tunnel sotto la Manica, senza dover attendere l’autorizzazione delle autorità locali.
Il Regno Unito – lo ricordiamo – ha definitivamente abbandonato l’Unione europea il 31 gennaio 2019. Ma la realizzazione pratica di tale decisione prenderà forma soltanto dal 31 dicembre con la fine del periodo di transizione con cui il paese ha di fatto conservato il suo posto all’interno del mercato unico. I negoziati per un accordo commerciale sono attualmente in fase di stallo, tanto che lo stesso primo ministro ha dichiarato che il suo paese deve essere «pronto ad ogni eventualità» che potrebbero derivare dalla mancanza di un accordo, vale a dire il ristabilimento dei controlli alle frontiere e dei dazi doganali e quindi il ritorno a un sistema di autorizzazioni, almeno per quanto riguarda il traffico dei camion. E al momento attuale, in mancanza di accordi, le sole autorizzazioni in grado di consentire trasporti da/per il Regno Unito sono i permessi CEMT.
I risvolti italiani
Ricordiamo al riguardo che, per il 2021, l’Italia ha chiesto di trasformare il proprio contingente di base tutto per veicoli EuroVI, così da ottenere il maggior numero di permessi possibili, vale a dire 536. E quindi le imprese che dispongono di tali veicoli, se necessitano di autorizzazioni per il prossimo anno, possono presentare domanda di Graduatoria CEMT senza dover aspettare il consueto termine del 31 ottobre.
I timori britannici
La Federazione britannica degli autotrasportatori ha scritto al governo per avvertire del potenziale disastro che si verrebbe a creare anche rispetto a possibili interruzioni delle catene di approvvigionamento. Sulla BBC, il ministro dei trasporti Grant Shapps ha assicurato di essere in contatto costante con i camionisti e che i rifornimenti sarebbero comunque proseguiti, un po’ come è avvenuto della fase più difficile dell’emergenza sanitaria.
In ogni caso le trattative sono riprese in queste ore puntando a trovare un accordo entro fine ottobre, ma in contemporanea sono anche partiti i primi lavori per realizzare aree di decongestionamento del traffico nella contea del Kent.
Fonte: www.uominietrasporti.it
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