Seguendo le indicazioni del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC), viene riformato il sistema dei titoli di efficienza energetica detti «certificati bianchi» per il prossimo quadriennio. Il governo ha determinato gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per l’energia elettrica e il gas per gli anni 2021-2024 con lo strumento dei certificati bianchi e, nel decreto del 21 maggio scorso (in G.U. n. 129 del 31 maggio2021), il ministro della Transizione Ecologica ha introdotto emendamenti.
Innanzitutto, è stato prorogato al 16 luglio 2021, anziché al 31 maggio, il termine per l’adempimento degli obblighi relativi al conseguimento dei certificati bianchi riferiti all’anno 2020. Nel testo definitivo del provvedimento trovano conferma anche disposizioni come l’innalzamento degli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica e gas per gli anni 2022 (rispettivamente 0,75 milioni e 0,93 milioni di certificati), 2023 (1,05 milioni e 1,30 milioni di certificati) e 2024 (1,08 milioni e 1,34 milioni di certificati).
La partecipazione ai progetti di efficienza energetica è estesa anche ai raggruppamenti temporanei di impresa o alle associazioni temporanee di impresa, in quanto ritenuti soggetti idonei a diventarne titolari. Viene confermata, per il 2021, la riduzione del target per progetti riguardanti l’energia elettrica a 0,45 milioni di certificati bianchi e a 0,55 milioni di certificati per il gas naturale. Tra gli aggiornamenti è prevista l’introduzione della cumulabilità dello strumento con il credito di imposta per tutti i progetti presentati a partire dal 1° gennaio 2020.
Sull’emissione dei certificati, è stato adottato il sistema a base d’asta e si prevede che «al fine di concorrere al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico al 2030 (…) è introdotto un nuovo sistema di incentivazione dei risparmi mediante procedure di aste al ribasso». Alle aste possono accedere i soggetti che provvedono all’investimento per la realizzazione del progetto di efficienza energetica.
Il decreto prevede anche aggiornamenti sulle procedure di valutazione dei progetti da parte dell’ente responsabile, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Insieme al decreto è stata pubblicata una tabella con un elenco dei progetti di efficienza energetica ammissibili, distinti per tipologia di intervento e forma di energia risparmiata, per il riconoscimento dei certificati bianchi. In particolare, una sezione è dedicata al Settore reti, servizi e trasporti e contiene gli interventi principali. E tra questi l’acquisto di flotte di mezzi di trasporto a trazione elettrica, gas naturale, GNL, GPL, ibride o a idrogeno, l’efficientamento energetico di mezzi di trasporto alimentati a combustibili fossili.
Fonte: Uomini e Trasporti
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