La Francia, con una legge del 2020, ha introdotto il divieto di riposo giornaliero e settimanale sui veicoli di oltre 2,5 tonnellate, prevedendo sanzioni molto elevate. Una norma che per la commissione europea viola le disposizioni del Pacchetto mobilità. Per questo la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora al governo francese, consentendogli due mesi di tempo per rispondere e attuare rettifiche. In caso contrario si profila il ricorso alla Corte di Giustizia.
Il Pacchetto mobilità in effetti prevede l’estensione ai veicoli leggeri delle norme su accesso a professione e mercato ma solo a partire dal febbraio 2026, inoltre non porta alcuna modifica al divieto di pernottamento a bordo dei camion che vale solo per il riposo settimanale regolare (quello di 45 ore) e non anche per quello ridotto né tanto meno per quello giornaliero.
La Francia, che soffre da tempo la concorrenza dei piccoli veicoli per il trasporto merci e persone in particolare dell’Est Europa ha ritenuto opportuno irrigidire le norme andando però contro le disposizioni europee.
Al momento si è in attesa della decisione della Corte sul ricorso per annullamento di alcune norme del Pacchetto, comprese quelle del divieto di riposo a bordo dei camion presentato da 7 Paesi membri dell’Est, oltre a Cipro e Malta.
Fonte: Rivista Tir
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