Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre è stato pubblicato il decreto interministeriale del ministro Giancarlo Giorgetti che rende operativo il Fondo impresa femminile.
L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Il Fondo Impresa femminile è istituito presso il Mise con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, cui si aggiungeranno altri 400 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In base al decreto sono considerate imprese femminili:
società cooperativa e società di persone in cui le donne socie rappresentino almeno il 60% dei componenti la compagine sociale;
società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
impresa individuale la cui titolare è una donna;
lavoratrice autonoma.
In particolare, possono beneficiare degli incentivi per “la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione (e le lavoratrici autonome con partita IVA aperta da meno di 12 mesi) ovvero le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile. Agli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” posso accedere, invece, le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione (e le lavoratrici autonome con partita IVA aperta da almeno 12 mesi).
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili attive nei settori, tra l’altro, della produzione e fornitura di servizi (in qualsiasi settore) e del turismo.
Le iniziative devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni e prevedere spese ammissibili non superiori a 250mila euro (IVA esclusa) per i programmi di investimento finalizzati alla costituzione e avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400mila (IVA esclusa) per i programmi di investimento funzionali allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
Fonte: Rivista Tir
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