Come vi avevamo preannunciato, nel collegato fiscale alla legge di Bilancio (vale a dire il decreto legge 26 ottobre 2019, n.124, pubblicato in G.U. n. 252 del 26 ottobre 2019) sono previsti ulteriori 25,8 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare (anche se inizialmente si era parlato di 31,8 milioni) e in particolare per mandare in pensione quelli ante euro IV.
Lo scopo della misura, secondo quanto si legge nel testo dell’art. 53, è quello di «accrescere la sicurezza del trasporto su strada e di ridurre gli effetti climalteranti derivanti dal trasporto merci su strada», ma la cosa più importante è che questi soldi sono «in aggiunta alle risorse previste dalla vigente legislazione per gli investimenti da parte delle imprese di autotrasporto».
I 25,8 milioni, in realtà, sono la moltiplicazione per due di 12,9 milioni, vale a dire della somma stanziata per il 2019 e per il 2020 per incentivare il rinnovo del parco veicolare delle imprese iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori.
Tali incentivi sono concessi rispetto ad acquisti effettuati all’interno di una finestra temporale che si apre con l’entrata in vigore del decreto (quindi il 27 ottobre 2019) e si chiude il 30 settembre 2020.
Come si legge nel decreto, tali acquisti sono «finalizzati a rottamare veicoli fino a euro IV, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, a trazione alternativa a metano (CNG), gas naturale liquefatto (GNL), ibrida (diesel/elettrico) e elettrica (full electric) ovvero a motorizzazione termica e conformi alla normativa euro VI».
L’ammontare dei contributi varia, tra un minimo di euro 2 mila a un massimo di 20 mila per ciascun veicolo, in base alla massa del mezzo acquistato e della sua alimentazione.
Come in passato, ovviamente, è maggiore per quelli di tonnellagio superiore e per quelli il cui prezzo di acquisto è superiore (LNG o elettrici).
Per capire in concreto le modalità e i termini entro cui presentare le domande bisogna attendere un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, adottato di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, che sarà divulgato entro 15 giorni dal 27 ottobre, giorno di entrata in vigore del decreto.
Fonte: www.uominietrasporti.it
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