A poco più di un anno e mezzo dall’avvio dei lavori della Commissione di inchiesta su presunte violazioni delle norme comunitarie sul benessere degli animali durante il trasporto, il Parlamento europeo ha scritto al Consiglio e alla Commissione Ue una serie di raccomandazioni sul tema. Le raccomandazioni sono il frutto del documento conclusivo presentato lo scorso 2 dicembre dalla Commissione al termine delle indagini.
Partendo dal presupposto che ogni anno milioni di animali vivi vengono trasportati all'interno degli Stati membri e verso Paesi terzi per allevamento, ulteriore ingrasso e macellazione e che per i cittadini europei gli animali sono esseri senzienti con bisogni speciali da rispettare, viene chiesto che la Commissione presenti urgentemente, e non oltre il 2023, un piano d'azione con politiche concrete per ridurre la necessità di trasportare animali e che siano sviluppate strategie per ridurre il numero di fasi di trasporto. Gli operatori del settore e tutte le parti coinvolte nel trasporto di animali vivi devono poter disporre di regole e definizioni chiare da seguire.
Si chiede, inoltre, la piena applicazione del regolamento 1/2005, soprattutto negli Stati in cui questo spesso viene disatteso: per questo la Commissione è chiamata ad adottare tutte le misure necessarie per migliorare l'attuazione e la piena applicazione del quadro normativo esistente, anche stabilendo una procedura di controllo rigorosa e armonizzata.
Controlli rigorosi sul trasporto di animali da Paesi terzi possono ridurre la concorrenza sleale.
In questo quadro, si osserva che gli Stati membri non dovrebbero autorizzare l'uso di veicoli e navi che trasportano animali non conformi alle disposizioni del regolamento 1/2005 e che dovrebbero essere più severi nel rilascio dei certificati di competenza ai conducenti.
Di fronte all'impegno della Commissione a rivedere la legislazione sul benessere degli animali si chiede che l'esecutivo Ue fissi standard chiari, misurabili e quantificabili al fine di ottenere un'applicazione unitaria in tutta l’Ue.
Altro punto chiave riguarda la raccolta e lo scambio dei dati.
La Commissione dovrebbe, infatti, sviluppare rapidamente una banca dati centrale di trasportatori autorizzati e certificati. Gli Stati membri, invece, sono invitati a migliorare e applicare in modo sistematico il sistema di controllo TRACES.
Inoltre, si sollecitano gli Stati membri a riferire alla Commissione ogni anno il numero di specie animali trasportate all'interno ed esportate al di fuori dell'Ue, i controlli effettuati durante questi trasporti, le violazioni rilevate.
Commissione e Stati membri dovrebbero riferire annualmente anche al Parlamento sulle azioni volte a migliorare la protezione e il benessere degli animali durante il trasporto.
Fonte: Rivista Tir
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