Le associazioni dei gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti confermano il fermo nazionale di 48 ore contro alcuni provvedimenti del Governo.
Dopo la proclamazione del fermo nazionale dei distributori di carburanti annunciata nei giorni scorsi, oggi Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno confermato la protesta, che inizierà alle 6.00 di mercoledì 6 novembre e terminerà alle 6.00 di venerdì 8 novembre 2019.
In un comunicato, le associazioni spiegano di avere indetto il fermo "di fronte al silenzio assordante del Governo e all'indifferenza del ministero dello Sviluppo Economico".
Uno dei motivi della protesta è il pacchetto di misure sulla digitalizzazione dei pagamenti e delle procedure e in particolare la fattura elettronica, i registratori di cassa telematici anche per fatturati bassi, i documenti di trasporto e la registrazione giornaliera elettronica.
Secondo le associazioni questi provvedimenti sono "inutili fatti per scaricare sull'ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e finanche provvedimenti penali per errori formali".
Le sigle chiedono anche di "mettere le mani, riordinandola, in quella illegittima giungla contrattuale della quale si avvantaggiano solo soggetti che, fuori da ogni regola e, spesso da ogni legalità, continuano a tenere in ostaggio un settore che contribuisce con circa 40 miliardi l'anno al bilancio dello Stato".
Fonte: www.trasportoeuropa.it
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