Quello che sta accadendo negli ultimi giorni in Ucraina sta avendo, naturalmente, ripercussioni anche sui movimenti da e per l’Europa orientale, soprattutto nei Paesi di confine.
All’interno dell'Ucraina è stato dichiarato lo stato d’emergenza e il coprifuoco, che varia a seconda della zona, con limitazioni negli spostamenti che sono comunque ridotti al minimo.
Come riferisce l’Iru, l'Unione internazionale dei trasporti su strada, che raccoglie le informazioni dalle varie realtà di categoria del settore dei trasporti, i confini con la Polonia sono aperti. Le procedure doganali funzionano ma hanno priorità i civili in fuga.
La società polacca di carburante Orlen ha posto un limite per l’acquisto di gasolio per i camion, con un tetto di 500 litri. Le forniture potrebbero essere limitate anche in altre stazioni di servizio. Misure rese necessarie perché, soprattutto nelle aree di frontiera, la domanda di carburante è più elevata del solito.
Aperti anche i valichi con la Moldova; il valico di Kuchurgan tra Ucraina e Transnistria è invece chiuso.
Spostandoci in Romania, attualmente, non vige l’obbligo di presentare il visto per tutte le persone che lasciano l'Ucraina direttamente o attraverso la Moldavia. La misura si applica a chiunque desideri rimanere in Romania o transitare dalla Romania verso un altro Paese, anche agli autisti ucraini e turchi.
Dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture rumeno è stato anche confermato che i camion che si spostano dall'Ucraina alla Turchia attraverso la Romania non avranno bisogno del permesso di transito.
Fonte: Rivista Tir
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