ransizione e autonomia energetica al centro dei lavori del Consiglio europeo. Sono stati adottati oggi, infatti, gli orientamenti generali su due proposte di direttive sulla promozione delle energie rinnovabili e sull'efficienza energetica che permetteranno di avviare negoziati con il Parlamento europeo.
Le direttive sono parte del pacchetto Fit For 55 adottato nel luglio dello scorso anno per favorire il raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dal Green Deal.
Per quel che riguarda la prima direttiva, quella sulle energie rinnovabili - la cosiddetta Red III - il Consiglio ha fissato l’obiettivo vincolante, per il 2030, del 40% di energia proveniente da fonti rinnovabili nel mix energetico complessivo europeo. L'attuale obiettivo è di almeno il 32%. Gli Stati membri, quindi, dovranno aumentare i contributi stabiliti nei loro piani nazionali integrati per l'energia e il clima, da aggiornare nel 2023 e nel 2024.
Fra le misure settoriali, i sotto-obiettivi per i trasporti prevedono che gli Stati membri possano scegliere tra:
l’obiettivo vincolante di riduzione del 13% dell'intensità dei gas a effetto serra nel settore dei trasporti entro il 2030 (attuando diverse misure in questo senso come la possibilità di fissare un obiettivo differenziato per il trasporto marittimo, a condizione che l'obiettivo globale sia raggiunto) o l’obiettivo vincolante di almeno il 29% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti, sempre entro il 2030.
Per i biocarburanti avanzati, il Consiglio ha fissato un sotto-obiettivo vincolante nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti: 0,2% nel 2022, 1% nel 2025 e 4,4% nel 2030. Per quanto riguarda i combustibili rinnovabili di origine non biologica nei trasporti (principalmente idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno), è stato concordato un sotto-obiettivo indicativo del 2,6%, che corrisponde al 5,2% se l'obiettivo è raggiunto in termini di quota di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nei trasporti entro il 2030.
Ed è stato aggiunto un limite alla quantità di consumo finale di energia nel settore marittimo da includere nel calcolo dei loro obiettivi specifici in materia di trasporti.
È stato deciso, inoltre, di rafforzare i criteri di sostenibilità per la biomassa in modo da ridurre il rischio di una produzione non sostenibile di bioenergia.
Per accelerate i progetti in materia di energie rinnovabili saranno attuate specifiche procedure di autorizzazione.
Sul tema dell’efficienza energetica, il Consiglio ha concordato di ridurre, entro il 2030, il consumo finale di energia (cioè quella consumata dagli utilizzatori finali) in Ue del 36% e del 39% il consumo di energia primaria (che comprende anche ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura dell’energia stessa).
Tutti gli Stati membri contribuiranno al conseguimento dell'obiettivo generale mediante percorsi e contributi nazionali indicativi, stabiliti dagli Stati membri nei loro piani nazionali integrati per l'energia e il clima da aggiornare nel 2023 e nel 2024.
Fonte: Rivista TIR
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